Se hai un negozio o una piccola realtà, e cerchi idee e spunti per promuovere la tua attività, hai pensato che potresti organizzare un evento culturale nei tuoi spazi?
Prima che tu dica “no”, perché ti sembra un’idea totalmente aliena da ciò che fai, sappi che non è necessario che l’evento abbia a che fare in modo diretto con la tua attività. Non è obbligatorio, infatti, organizzare un concerto in un negozio di strumenti musicali, una presentazione di libri in una libreria o una dimostrazione di spade giapponesi in un negozio di spade (giapponesi o no).
Puoi, invece, proporre un’attività alternativa a ciò che fai di solito, ovviamente nel rispetto della legge e di tutte le regole: questo è importante, soprattutto, quando si parla di somministrazione di alimenti (ovvero, per esempio, di offrire un buffet) ma anche in relazione ai regolamenti comunali e condominiali esistenti.
Puoi infatti pensare all’evento come a un avvenimento a sé, indipendente dalla tua attività di tutti i giorni, con l’obiettivo di accelerare la tua comunicazione, coinvolgere i clienti che hai già, nonché far conoscere la tua attività tra i clienti “di prossimità” che non vengono in negozio. Lo puoi fare anche se hai una piccola attività produttiva o artigianale, in cui il pubblico viene solo occasionalmente.
Eventi culturali per grandi e piccoli imprenditori: approcci e dinamiche
Gli eventi culturali sono uno straordinario acceleratore di comunicazione per le grandi aziende, che possono permettersi di investire una parte del loro budget di comunicazione e marketing per presenziare con il loro brand in un evento legato a una materia culturale (come festival con tematiche come musica, libri, teatro, cinema: un esempio su tutti è quello dell’Heineken Jammin’ Festival, che si svolgeva qualche anno fa) e, in alcuni casi, per contribuire all’organizzazione dell’evento in modo più o meno pervasivo, senza però farlo per forza entrare nello spazio fisico dell’azienda.
Molto diversa è la prospettiva delle piccole e medie imprese, oltre che delle microimprese e delle attività commerciali e dei negozi. Nelle organizzazioni più piccole i budget di comunicazione scendono in proporzione e, il più delle volte, dedicare risorse a un evento culturale per fare comunicazione “below the line” è del tutto impensabile.
Tuttavia gli eventi non sono un’occasione solo per le grandi aziende: e, per una piccola realtà, soprattutto quando si tratta di un negozio o di un’attività commerciale, trovare la propria tipologia e formula ideale di evento potrebbe essere una svolta e un’opportunità di comunicazione, legata anche alla possibilità di far entrare l’evento stesso nei confini fisici dell’attività.
L’evento culturale per le piccole attività: qualcosa di speciale
La parola “evento” ha un’origine antica, entra nel linguaggio comune attorno al 14° secolo: deriva dal termine latino “eventus”, ovvero “evenire”, “venire prima”. Si tratta dunque di un avvenimento che ha a che fare con il “prima” ma anche con il “dopo”, legato soprattutto al cambiamento rispetto al momento precedente all’evento stesso.
Un evento, e in particolare un evento culturale, è dunque un momento “diverso”: non si tratta, per esempio, solo di creare un corner o uno spazio fisico, oppure di riorganizzare i propri spazi per dare spazio all’evento, ma di creare una vera e propria parentesi temporale a carattere straordinario.
Dunque l’evento culturale nelle piccole attività può anche entrare fisicamente nell’attività stessa e, di conseguenza, ancora di più finisce per caratterizzarla. È perciò indispensabile trovare “qualcosa di speciale” come evento e come opportunità di comunicazione, qualcosa che non passi inosservato.
Eventi culturali per le Pmi: tipologie e idee a cui ispirarsi
Puoi decidere di pianificarlo perché celebri un anniversario dall’apertura, un compleanno particolare, oppure senza una ricorrenza precisa. Se hai una piccola attività e hai deciso di organizzare un evento culturale in negozio, ti troverai a dover decidere quale tipo di iniziativa scegliere, per proporla ai tuoi clienti ma ancora di più a un pubblico esterno, perché l’obiettivo sarà, inevitabilmente, anche quello di attrarre chi non ti conosce.
Le principali possibilità che puoi considerare probabilmente sono:
– Conferenza tematica, corso o laboratorio, presentazione di un argomento o dimostrazione con un relatore: un esperto potrebbe fare una presentazione presso la tua attività per far conoscere un tema (legato in modo più o meno diretto a ciò che fai, ma anche totalmente estraneo) o l’attività di cui è il massimo conoscitore.
– Presentazione di un libro: gli scrittori non devono per forza fare presentazioni solo in libreria, ma possono farlo anche in altri contesti, all’aperto o al chiuso, presso attività di ristorazione e di produzione enogastronomica (succede spesso in ristoranti, bar, winebar, cantine), negozi di abbigliamento, di parrucchiera, di design e arredamento, o di altri articoli.
– Premio letterario: alcuni premi letterari si sono sviluppati perché legati a un’azienda e ai suoi prodotti. Fra gli esempi più famosi vi sono di certo il Premio Strega (legato al liquore) e il Premio Nonino (legato alla grappa). Ma esistono anche premi legati a un settore particolare, come il Premio Letterario Ranieri Filo della Torre che ha come tematica l’olio e l’olivo. Il tuo premio letterario potrebbe richiedere scritti ispirati ai prodotti che vendi o a un argomento a tua scelta, a racconti e poesie, a scritti legati al tuo settore. Potresti anche realizzare una piccola raccolta dei brani vincitori e più significativi, da pubblicare in ebook e/o cartaceo.
– Evento di puro intrattenimento: la proiezione di un film, un’esibizione musicale o un concerto, uno spettacolo teatrale o un’esibizione di cabaret, o altro, potrebbero offrire un momento di svago e di arricchimento personale per i tuoi clienti e tutti coloro che parteciperanno, anche senza indottrinare il pubblico con una specifica conoscenza su un tema.
Se invece vorresti offrire un evento a tema enogastronomico, valuta attentamente come e con chi organizzarlo: per somministrare cibo e bevande non sigillati devi infatti essere in possesso dell’HACCP, una certificazione che garantisce la sicurezza e l’igiene degli alimenti dalla produzione alla distribuzione nei confronti del singolo utente. Per ovviare al problema potrebbe essere sufficiente, però, affidarti a un catering, a una cantina di vini, a un bar, ovvero a un ipotetico “partner” dell’evento che già la possieda.
Quale pubblico e quale comunicazione per un evento culturale in una piccola attività?
L’evento dovrà essere pubblicizzato alla tua clientela e su tutti i canali di comunicazione che utilizzi abitualmente (pubblicazioni cartacee, eventuali volantini appositi, locandine, sito web, newsletter, mailing dedicato, social, ecc) o anche solo sporadicamente (come i media, soprattutto a carattere locale, cartacei o sul web, compresi gruppi e pagine Facebook che potrebbero non accettare post commerciali ma essere più disponibili a ospitare un post su un evento).
Ancora di più, però, dovrai preoccuparti di invitare e coinvolgere i tuoi “fan” e clienti più fedeli, ovvero coloro che hanno dimostrato un particolare attaccamento alla tua attività, coloro che non vengono da un po’ nel tuo negozio e chi non ci è mai venuto, nonché tutti i “portatori d’interesse” che hanno a che fare con l’attività.
Dunque dovrai farlo conoscere alla associazione di categoria a cui sei iscritto (e i suoi rappresentanti), a “influencer” di ogni tipo della tua città, a eventuali fornitori con cui hai un rapporto privilegiato, a eventuali “gruppi di interesse” come associazioni culturali o altri luoghi e centri di ritrovo (fisici, virtuali) dove si riuniscono coloro che sono potenzialmente interessati al tuo evento. Dovrai senz’altro coinvolgere dipendenti e collaboratori e assicurarti la presenza di amici e conoscenti, per far sì che l’evento sia comunque partecipato.
L’obiettivo di organizzare l’evento sarà ovviamente di ottenere la massima partecipazione e, allo stesso tempo, far conoscere il più possibile l’iniziativa perché la sua promozione diventi anche un canale pubblicitario. L’evento potrebbe infatti essere semplicemente “una bella occasione”, ma deve avere delle conseguenze almeno sul piano della comunicazione. Devi dunque preoccuparti di pubblicizzarne e documentarne ogni fase.
.
Non ti nascondo che organizzare un evento richiede impegno, presenza e un budget per strutturarlo e pubblicizzarlo al meglio, anche se si tratta di un “piccolo” evento culturale.
Come copywriter ti ho descritto le motivazioni generali per cui potresti decidere di organizzarlo nel tuo negozio o capannone, nonché alcune idee e spunti da cui partire: l’ho fatto perché potrei collaborare con te e aiutarti a svilupparne i contenuti, che andranno prodotti sulla base dell’evento e di tutti gli elementi specifici che gli daranno vita.